Sono arrivato qui, nell'alta valle Impero, dopo un lunghissimo viaggio, quando Cristoforo Colombo non era ancora nato. Mi innamorai allora di questa terra.

Gli abitanti della valle hanno creduto in me, costruendo terrazze e muretti a secco in grado di sostenermi, con sforzi enormi, inimmaginabili. Ho cambiato il corso della loro storia, creando opportunità, cultura, paesaggio, passioni e a volte qualche delusione. Sono ancora qui, dopo cinquecento anni, a trattenere la terra con le mie radici e a quardare gli uomini che si emozionano per i frutti che affido alle loro mani, affinchè ne traggano un olio straordinario.

Ho conosciuto tante generazioni che mi hanno accudito, che ho sfamato e che ho arricchito, ed oggi i bambini di ieri si legano a me con la migliorata maestria che non tutti hanno saputo cogliere, ed io continuo a dar loro gli stessi frutti di sempre.

Se mi verrai a cercare, io sarò qui a sporgermi sulle terrazze della valle del Maro, con lo squardo che va a bere nel mare.

Finchè ci sarà tempo, uomini e poeti, ci sarò pure io, e se potrai fermarti ti racconterò della valle del Maro, perche questa è la mia terra.

Dall’alto, con le sue braccia aperte, mi ripara dai venti gelidi invernali e mi assicura un mite inverno, le tante ore di sole fanno il resto.

In questa valle io sono gigante, lo dice il poeta, ogni piccola porzione di terra mi è stata dedicata, al punto di porre in ombra ogni altra coltura.

Io qui sto bene.